L’enorme differenza tra #psicoanalisi e le #psicoterapiecognitive e costruttiviste sta sia nell’approccio ai problemi che nel trattamento degli stessi. Mentre la prima, lunghissima, procede attraverso un’indagine dettagliata del percorso di vita per andare alla scoperta di cause, che secondo Freud erano sempre o quasi da ricercare nella sfera sessuale; la seconda, parte da un principio base: “il qui e ora”.
I problemi che affliggono la maggior parte delle persone come ad esempio: ansia da prestazione, stress, disturbo del sonno, problemi sessuali, disturbi alimentari, dipendenze varie… devono poter avere una risoluzione in tempi brevi. Ossia, al di là di ciò che mi è successo da piccolo, ORA che sono grande, e che indietro non posso più tornare, che cosa devo fare per star bene e possibilmente scongiurare il problema che mi perseguita? L’approccio delle terapie brevi è concreto e offre strumenti pratici e validi per affrontare tanti problemi in tempi ragionevoli. Queste modalità di psicoterapia sono state adottate da militari, manager e professionisti vari perché non solo dispiegano i loro effetti sulle cosiddette “patologie” o disturbi ma si rivelano estremamente efficaci anche in chi vuole migliorare la propria risposta alle costanti difficoltà della vita, perseguendo nel contempo l’obiettivo di migliorarsi – sopratutto come esseri umani.

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