APPROCCIO TERAPEUTICO

La Psicoterapia Strategica – Interazionista ha origini antichissime e il suo pensiero è nato dalla miscela di diverse discipline tra cui la filosofia, la sociologia e l’antropologia. Non c’è da sorprendersi se le origini di tale approccio risiedono nelle antiche tradizioni elleniche della retorica dei sofisti e nelle antiche arti cinesi di risolvere situazioni apparentemente irrisolvibili mediante l’uso di stratagemmi e una comunicazione suggestiva, fino ad arrivare agli studi sull’ipnosi.

L’Approccio Terapeutico, nello specifico, si rifà alla terapia Strategica di Paul Watzalawick e all’ipnosi di Milton Erickson. La premessa di base di questo modello di Psicoterapia è che, nonostante i problemi e le sofferenze umane possono apparire complesse e persistere da anni, non per questo devono richiedere soluzioni altrettanto lunghe e complicate. Lo Psicoterapeuta non si occupa del “perché” esista un problema, ma di “come” si sia strutturato, e delle modalità con le quali esso si mantenga tanto da apparire irrisolvibile.
L’assunto da cui si parte è che gli esseri umani, nel tentativo di risolvere una difficoltà, spesso mettono in atto la consueta modalità di azione e di pensiero che, invece di risolvere il problema, lo mantengono o addirittura lo peggiorano (le cosiddette tentate soluzioni disfunzionali).
Per uscire dalla situazione sofferta, bisogna usare un’altra logica, che chi soffre in prima persona non riesce a vedere ma può offrire una valida via d’uscita. Per questo un professionista della Psicoterapia è utile se non addirittura necessario.

A differenza delle tradizionali teorie psicologiche e psichiatriche, uno psicoterapeuta strategico-interazionista non utilizza nessuna definizione di “patologia” psichica, piuttosto si basa sulla specificità di ogni richiesta di aiuto. L’intervento, infatti, viene adattato sulla base di ogni singola persona, famiglia e contesto socio-culturale. Come già sosteneva Milton Erickson, fondatore dell’ipnosi moderna, ogni individuo possiede caratteristiche uniche, così come altrettanto originale è la sua interazione con se stesso, gli altri e il mondo. Ne consegue che anche l’interazione terapeuta-cliente sia necessariamente unica e irripetibile.