DISTURBI OSSESSIVO COMPULSIVI

Sulla base di una paura, la persona mette in atto una serie di comportamenti  (in apparenza bizzarri) atti a:

• riparare qualcosa che è accaduto (lavare le mani dopo aver toccato qualcosa ritenuto sporco per evitare di contaminare luoghi puliti, controllare di avere chiuso il gas prima di uscire per evitare che la casa scoppi, etc.);
• prevenire che accada qualcosa di cui si ha paura (controllare che tutte le porte e finestre siano chiuse prima di andare a letto, fare segni o versi particolari prima di addormentarsi come riti scaramantici senza i quali succederebbe l’inevitabile, etc.);
• propiziare che accada ciò che si desidera (indossare un oggetto specifico per affrontare situazioni particolari pena l’impossibilità di farlo, salire le scale iniziando con il piede destro e scenderle con il piede sinistro, etc.);
• prevenire-riparare mettendo in atto una serie di precauzioni per evitare che accada ciò che si teme.

La persona è consapevole dell’irragionevolezza delle proprie azioni ma non riesce a evitare di metterle in atto, talvolta coinvolgendo il proprio sistema familiare che talvolta diviene ostaggio del disturbo ossessivo-compulsivo.

Si ha la certezza di avere una malattia, per questo motivo la persona mette in atto una serie di tentate soluzioni che invece di risolvere il problema, lo mantengono e lo aggravano. Per esempio:

• continuare ad ascoltare i segnali del proprio corpo come indizio di una malattia;

• consultare meticolosamente specialisti ed internet con conseguenti visite periodiche. I referti negativi degli esami e le rassicurazioni dei medici non tengono a bada la paura di avere comunque una malattia.
• parlare continuamente del problema a familiari e/o persone vicine.